Nuovo Accordo per il credito alle PMI
Siglata una proroga di 6 mesi dell’Avviso comune, ossia possibilità di chiedere fino al 31 luglio 2011 la moratoria dei finanziamenti che non hanno usufruito della sospensione. Possibile allungamento per i mutui che hanno già avuto la sospensione, per garantire se necessario un sostegno alla liquidità delle imprese.
Il nuovo Accordo prevede: 1. la proroga al 31 luglio 2011 del termine per la presentazione delle domande di ammissione ai benefici previsti dall’Avviso Comune; gli altri contenuti dell’Avviso e del successivo Addendum, sottoscritto il 23 dicembre 2009, rimangono immutati. Va da sé che potranno essere sospesi/allungati i finanziamenti che non abbiano già usufruito di analoghi benefici ai sensi del menzionato Avviso; 2. l’allungamento dei finanziamenti a medio lungo termine (mutui) che hanno beneficiato della sospensione ai sensi dell’avviso Comune, per un periodo pari alla vita residua del finanziamento e, in ogni caso, non superiore ai 2 anni per i finanziamenti chirografari e ai 3 anni per quelli ipotecari; 3. l’Accordo prevede anche che le banche possano mettere a disposizione delle imprese, che lo richiedono, specifici strumenti di gestione del rischio di tasso relativamente ai finanziamenti per i quali si propone l’allungamento del piano di ammortamento, finalizzati a convertire il tasso di interesse del finanziamento da variabile a fisso o a fissare un tetto al possibile incremento del tasso di interesse variabile. Tali strumenti di gestione del tasso devono avere esclusivamente finalità di copertura del rischio di tasso ed essere strettamente correlati ai finanziamenti sottostanti in termini di durata, valore nominale e parametro di indicizzazione, secondo quanto specificato nella scheda allegata all’Accordo; 4. appositi finanziamenti per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale. Si tratta di una misura già prevista nell’Avviso comune, resa maggiormente flessibile, prevedendo che l’importo del finanziamento sia “proporzionale” - anziché un “multiplo” come indicato nell’Avviso – al capitale effettivamente versato dai soci.
Resta ovviamente ferma la possibilità per le banche di offrire alle imprese clienti condizioni migliorative rispetto a quanto previsto dall’Accordo |